

Strategia idrica Ue, migliorare l'efficienza del 10% al 2030
"E' una priorità per la sicurezza e per prevenire le crisi"
L'Unione europea deve puntare a migliorare l'efficienza idrica di almeno il 10% entro il 2030, con una serie di azioni. Lo prevede la 'Strategia europea per la resilienza idrica', contenuta in un documento di una trentina di pagine, adottata oggi dalla Commissione e presentata dalla commissaria per l'Ambiente, la resilienza idrica e un'economia circolare e competitiva, Jessika Roswall. "E' giunto il momento di mettere la resilienza idrica in cima all'agenda politica", si legge nel documento che sottolinea come sia una "questione di sicurezza e prevenzione delle crisi" anche alla luce del fatto che "l'Europa è il continente che più velocemente si sta riscaldando maggiormente per il cambiamento climatico con effetti sulla salute, con morti premature, interruzione della fornitura di energia e acqua potabile e crescenti perdite economiche per le imprese, gli agricoltori e l'acquacoltura". Per l'Ue è dunque "una priorità". L'acqua è una risorsa limitata che deve quindi essere "utilizzata in modo efficiente, riducendo la domanda in tutti i settori economici, promuovendo risparmio, efficienza e riuso", suggerisce la Strategia. Che indica tre obiettivi: ripristinare e proteggere il ciclo dell'acqua come base per un approvvigionamento idrico sostenibile; costruire un'economia basata sull'uso intelligente dell'acqua insieme ai cittadini e agli attori economici, in modo da sostenere la competitività dell'Ue, attrarre investitori e avere un settore idrico europeo fiorente; garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari accessibili a tutti (l'1,5% della popolazione dell'Ue vive ancora senza servizi igienici di base e circa il 4% non ha un accesso adeguato all'acqua potabile) e responsabilizzare i cittadini sulla resilienza idrica. La Strategia propone oltre 30 azioni in diverse aree chiave.
H.Dolezal--TPP