

Calderone, serve un patto nazionale per la sicurezza
Ministro alla relazione Inail
Le denunce di infortunio sul lavoro nel 2024 sono state 593mila con 1.202 casi mortali, un numero "sostanzialmente stabile" sul 2023 ma comunque un dato "moralmente inaccettabile perché ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva e ogni incidente grave che avremmo potuto evitare pesa su tutti noi".. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone intervenendo alla presentazione della Relazione annuale dell'Inail sottolineando la necessità di "un patto nazionale per la sicurezza". "Non bastano norme e procedure, ha detto, non bastano neanche gli investimenti, pur necessari. Serve una cultura condivisa. Un'assunzione collettiva di responsabilità. Un'alleanza permanente tra tutti gli attori del mondo del lavoro. Il sistema produttivo deve fare della prevenzione un vantaggio competitivo, quello scolastico, che deve educare alla sicurezza fin dai primi anni. Il mondo della ricerca deve sviluppare soluzioni sempre più avanzate. Le istituzioni devono semplificare, vigilare, incentivare. E i lavoratori devono essere messi in condizione di conoscere i propri diritti e di esercitarli". "Per questi motivi, ha detto, guardo con fiducia al clima positivo e collaborativo nel quale si sono svolti gli incontri con le parti sociali sia a Palazzo Chigi che al Ministero. Un lavoro che prosegue e che presto si tradurrà in nuove azioni e norme a tutela del lavoro". Per Calderone il patto sulla sicurezza deve essere fondato su quattro pilastri: trasparenza, formazione, prevenzione e innovazione.
V.Nemec--TPP