

In banca resta divario salari uomo-donna ma fra più bassi Ue
Studio Uilca. Furlan, 'la strada è comunque ancora lunga'
Nelle banche italiane il divario salariale fra uomini è donne "è ancora uno scoglio da superare" ed è rimasto stabile negli ultimi 10 anni anche se presenta una situazione migliore di tanti altri paesi d'Europa come Francia e Germania. L'analisi condotta dal Centro Studi Uilca Orietta Guerra su oltre venti istituti finanziari dell'Unione Europea evidenzia come la media sia del 23% (26% della Germania, 32 della Francia) ma la situazione vari da gruppo a gruppo ed è scesa poco rispetto al 2014 quando era al 22,4% . Nel 2024, spiega infatti la ricerca, i maggiori gruppi bancari italiani evidenziano un divario salariale di genere che va dal 28,56% di Sparkasse all'11,35% di Monte dei Paschi di Siena. Nel mezzo, Intesa Sanpaolo registra il 25,8%; Credem il 24,29%; Unicredit il 20%; Banco Bpm il 16,6% e Bper il 14,54% . Differenza retributiva fra uomo e donna anche nel settore assicurativo: Reale Mutua al 29% e il Gruppo Generali al 14%. "Ridurre il divario retributivo è fondamentale per garantire alle donne indipendenza e autonomia e poter anche evitare situazioni di violenza economica, tra le cause delle troppe forme di violenze di genere. In Italia banche e assicurazioni si stanno impegnando per colmare questa disparità, inserendo nei propri piani industriali l'obiettivo di riduzione del gap salariale, oltre a quello della valorizzazione del personale femminile, ma i dati ci dicono che la strada è ancora lunga", così il segretario generale Uilca Fulvio Furlan
H.Vesely--TPP