

Borsa: Milano chiude debole (-0,17%), brilla Moncler, frena Stm
Deboli anche Mediobanca e Montepaschi, ipotesi risiko su Unipol
Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta trascorsa interamente sul filo della parità, con l'indice Ftse Mib in ribasso dello 0,17% a 43.070 punti, tra scambi per la prima volta in calo sotto quota 3 miliardi di euro di controvalore nell'ultima settimana. In rialzo lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi a 82,7 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 0,4 punti al 3,53% e quello tedesco giù di 1 punto al 2,71%. In un paniere spaccato esattamente in due parti ha brillato Moncler (+2,35%), seguita da Cucinelli (+2,14%) sulla scia del balzo di Kering (+5,75% a Parigi) spinta dagli analisti di Morgan Stanley. In luce Azimut (+2,12%), insieme a Fineco (+1,23%), a seguito dei risultati commerciali del risparmio gestito diffusi anche da Mediolanum (+0,41%) e Anima, che invece ha chiuso invariata. L'ipotesi di nuovo risiko bancario allargato però alle assicurazioni ha premiato Unipol (+2,01%), lasciando più indietro Generali (+0,55). Sul fronte dei ribassi si segnala il forte calo di Stm (-1,85%), colpita da prese di beneficio dopo una serie ininterrotta di 4 rialzi. In difficoltà anche i bancari Bper (-1,8%), Banco Bpm (-1,74%) e Montepaschi (-1,67%). Più caute Mediobanca (-0,62%), Unicredit (-0,57%) e Intesa (-0,22%). Cauto rialzo di Eni (+0,44%), prese di beneficio su Saipem (-1,12%), positiva Stellantis (+1,16%), poco mossa Ferrari (+0,21%). Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo di Aeffe (+5,81%), il secondo dal crollo di venerdì scorso a seguito della richiesta di composizione negoziata, pesante Seri Industrial (-5,18%).
G.Turek--TPP