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Sprint di Interpump, rimbalzo di Prysmian, realizzi su Italgas
Ha chiuso in lieve ribasso Piazza Affari nell'ultima seduta della settimana e del mese di ottobre. L'indice Ftse Mib, positivo a fine mattinata, ha girato al ribasso in concomitanza con l'avvio dei listini Usa, per poi scendere dello 0,06% a 43.175 punti. In rialzo gli scambi a oltre 3,5 miliardi di euro di controvalore, secondo miglior dato nelle ultime 5 sedute. Stabile a 75,1 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 0,4 punti al3,39%, quello tedesco in calo di 0,1 punti al 2,64% e quello francese in progresso di 0,9 punti al 3,42%. Prese di beneficio su Tim (-2,33%), mentre Intesa (-2,23%) ha ceduto sulla scia dei conti dei primi 9 mesi dell'anno. Le vendite non hanno risparmiato Hera (-1,92%) e Italgas (-1,62%), oggetto di prese di beneficio dopo la corsa della vigilia per effetto dei conti dei 9 mesi e dell'aggiornamento al piano strategico 2025-2031. Deboli anche Unipol (-1,25%), Cucinelli (-1,17%) e Saipem (-0,97%). Rialzi sul fronte opposto pere Interpump (+4,29%), favorita dagli analisti di Equita, che ne suggeriscono l'acquisto in vista dei conti del prossimo 14 novembre e di possibili fusioni. Rimbalzo di Prysmian (+2,04%) dopo il calo della vigilia a seguito dei conti dei 9 mesi, contrastate invece Ferrari (+1,4%) e Stellantis (-0,76%). In campo bancario bene Unicredit (+1,39%), più caute Banco Bpm (+0,6%), Popolare Sondrio (+0,55%) e Bper (+0,49%). Lieve rialzo per Eni (+0,15%) con il greggio poco mosso a due giorni dall'incontro online tra i rappresentanti degli 8 paesi di Opec+, da cui potrebbe risultare un nuovo rialzo della produzione giornaliera.
M.Soucek--TPP
 
                                 
                                 
                                