The Prague Post - 'L'asse Pechino-Mosca è come quello Usa-Ue'

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'L'asse Pechino-Mosca è come quello Usa-Ue'
'L'asse Pechino-Mosca è come quello Usa-Ue'

'L'asse Pechino-Mosca è come quello Usa-Ue'

L'ambasciatore cinese in Italia in vista del summit Cina-Europa

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(di Antonio Fatiguso) I legami tra Cina e Russia, due Paesi vicini, è paragonabile all'asse tra Usa ed Europa, il pilastro delle relazioni transatlantiche. Jia Guide, l'ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia da inizio 2023, parla con l'ANSA in vista del summit di Pechino del 24 luglio tra Cina e Ue sui 50 anni di relazioni bilaterali, e rimarca la necessità di "una cooperazione vantaggiosa" per entrambe le parti a dispetto delle difficoltà esistenti. * CINA E UE PARTNER, NON NEMICI. Il mondo "si trova in un momento di turbolenze e cambiamenti intrecciati", esordisce Jia. Quali "forze fondamentali per la promozione della multipolarità, il vertice Cina-Ue assume un significato di grande rilievo", utile per "chiarire il posizionamento delle relazioni come partenariato, promuovere la cooperazione bilaterale e migliorare la governance multilaterale". Dopo mezzo secolo, il volume bilaterale di scambi commerciali è salito da 2,4 a 785,8 miliardi di dollari, gli investimenti da quasi zero a circa 260 miliardi. "Cina e Ue sono partner, non rivali, tantomeno nemici". E' normale che "vi siano competizione e attriti. Tuttavia, il cosiddetto 'riequilibrio' deve essere inteso come apertura reciproca, e la 'riduzione dei rischi' non deve degenerare in 'riduzione della cooperazione'". Finché le parti "sapranno mantenere il rispetto reciproco e il dialogo consultivo, sarà possibile costruire consenso e superare le divergenze", osserva il capo della sede diplomatica cinese a Roma. * LA GUERRA IN UCRAINA. L'ambasciatore afferma che il conflitto "non dovrebbe diventare un punto di divergenza". La Cina "ha sempre sostenuto la promozione dei negoziati e la ricerca della pace, tenendo quanto possibile in considerazione le preoccupazioni di sicurezza dell'Europa". A dispetto dei legami stretti con la Russia, la Cina "ha chiaramente affermato il proprio sostegno all'integrità territoriale, ha espresso pubblicamente l'opposizione all'uso di armi nucleari e ha dichiarato in modo chiaro che l'Europa ha un ruolo fondamentale da svolgere per la pace". Anzi, "le relazioni tra Cina e Russia non dovrebbero rappresentare un ostacolo per i rapporti sino-europei" in quanto i due Paesi "sono i più grandi vicini l'uno dell'altro" e "lo sviluppo delle relazioni bilaterali risponde agli interessi di entrambi". Allo stesso modo, Bruxelles considera la partnership transatlantica "un pilastro della sua politica estera e la Cina non ha mai criticato l'Europa per questo". Il governo cinese non ha fornito armi letali ad alcuna delle parti coinvolte nella guerra" e continuerà a lavorare per una soluzione politica del conflitto, "appoggiando l'Europa affinché svolga un ruolo attivo e importante in questo percorso". * LE TERRE RARE. Segnate dal duplice uso "sia civile sia militare, le misure adottate dalla parte cinese - rileva Jia - sono conformi alle prassi internazionali, non discriminatorie". Le esigenze delle imprese europee "saranno garantite", anche con il "canale prioritario" avviato. Jia lamenta invece le restrizioni europee anche su pressioni Usa, dai macchinari per litografia agli appalti pubblici nel settore dei dispositivi medici, quando le due parti "dovrebbero impegnandosi a creare un ambiente imprenditoriale equo, trasparente e non discriminatorio". * IL DEFICIT COMMERCIALE. Sul deficit Ue verso la Repubblica popolare il diplomatico nota che l'attuale disavanzo oltre i 300 miliardi nel 2024 è frutto "di molteplici fattori". Dal 2022, il disavanzo Ue ha mostrato una tendenza al ribasso. Poi, "circa il 40% dell'export delle imprese europee in Cina viene reimportato in Europa, creando il fenomeno in cui 'il surplus appare dalla parte cinese, ma i profitti si realizzano dalla parte europea'". L'Ue "mantiene da tempo" un surplus nei servizi con la Cina, pari nel 2024 a "50,358 miliardi di dollari". L'Accordo sugli investimenti Cina-Ue ("equilibrato e reciprocamente vantaggioso") darebbe risposte "efficaci" alle esigenze Ue se ratificato. * LE RELAZIONI CON ROMA. Il 2025 segna anche il 55/mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia che è un Paese "dell'Unione europea e ha più volte dichiarato di voler essere un ponte essenziale" nei rapporti tra Cina ed Europa. "Ci auguriamo - conclude Jia - che l'Italia continui a farlo, contribuendo a rafforzare il rispetto reciproco, la considerazione delle rispettive preoccupazioni e l'equilibrio degli interessi tra Cina e Ue, per raggiungere una cooperazione vantaggiosa per entrambi".

D.Dvorak--TPP