

Polizia Gb dovrà rivelare etnia e nazionalità degli incriminati
Dopo le polemiche sui reati dei migranti cavalcate da Farage
La polizia britannica sarà incoraggiata a rivelare l'etnia e la nazionalità delle persone incriminate in casi di alto profilo e delicati. È quanto emerge dalle nuove linee guida del National Police Chiefs' Council, organo che riunisce i comandanti dei vari distretti dell'isola, introdotte dopo le forti polemiche nel Regno Unito sui reati commessi dai migranti. L'obiettivo è ridurre il rischio della diffusione di notizie false, in particolare sui social media, come accaduto in passato: ad esempio durante i 'riots' dell'anno scorso avvenuti in diverse città dopo la strage di bambine a Southport. L'annuncio dei vertici della polizia arriva in seguito alle indicazioni del governo laburista di Keir Starmer, che ha promesso più trasparenza in merito, nell'ambito della sua stretta sul dossier dell'immigrazione e del contrasto alla criminalità. La viceministra Diana Johnson, responsabile per le forze dell'ordine, ha affermato che l'esecutivo esigerà che la polizia divulghi i dettagli nella "maggior parte dei casi". Tutto questo avviene in un clima di tensione, fra le recenti proteste contro gli hotel che ospitano richiedenti asilo e i continui interventi di Nigel Farage, leader del partito nazionalista e trumpiano Reform UK. L'ex tribuno della Brexit ha gettato benzina sul fuoco chiedendo alla polizia di rendere noto lo status migratorio e così l'origine di migranti al centro di alcuni casi di cronaca. Da settimane Farage sta infatti cavalcando l'allarme contro l'incremento della criminalità nel Regno, reati sessuali in primis, attribuendolo in misura crescente all'immigrazione e a "cittadini stranieri".
L.Bartos--TPP