

Tunisia, torrefattori contro il caffè di contrabbando
Categoria, 'mercato parallelo, servono regole chiare'
L'Unione dei torrefattori tunisini ha annunciato una mobilitazione per giovedì 16 ottobre a piazza della Kasbah, davanti alla sede del governo, per protestare contro la diffusione del caffè di contrabbando e le distorsioni del mercato. L'iniziativa è stata resa nota con un comunicato diffuso sui social dalla rappresentanza di categoria. La Kasbah è tradizionalmente il luogo delle principali manifestazioni a Tunisi e ospita il monumento nazionale che si affaccia sul municipio della capitale. Nel comunicato, i torrefattori denunciano la crescita del mercato parallelo e i rischi per la concorrenza leale e per la qualità del prodotto. Posizioni analoghe erano state espresse in passato dalla Chambre syndicale des torréfacteurs de café, affiliata all'Utica, che ha più volte chiesto la liberalizzazione del settore e messo in guardia contro la proliferazione del caffè non tracciato. Il comparto arriva alla protesta dopo una lunga stagione di tensioni sull'approvvigionamento. Nell'ottobre 2024 il ministero del Commercio aveva annunciato carichi supplementari di caffè, al termine di riunioni con la Camera nazionale dei proprietari di caffè e con la Chambre des torréfacteurs, per stabilizzare il mercato. La stampa economica tunisina aveva registrato preoccupazioni diffuse dei professionisti e atteso nuovi arrivi di materia prima. La categoria rivendica da tempo un quadro regolatorio più trasparente, la lotta efficace alla contraffazione e al contrabbando, nonché meccanismi di approvvigionamento in grado di evitare strozzature e speculazioni. La stessa rappresentanza dei torrefattori, incardinata presso l'Utica (Confindustria tunisina), figura tra le strutture professionali del settore. L'iniziativa di protesta mira a richiamare l'attenzione del governo sulle ricadute economiche e sanitarie del mercato parallelo, con l'obiettivo di tutelare imprese, lavoratori e consumatori.
W.Urban--TPP