

Mediobanca, offerta Mps ostile, corrispettivo inadeguato
Doppia soglia denota opacità, dissinergie fino a 665 milioni
Il cda di Mediobanca ritiene l'offerta di Mps "ostile e non concordata", "priva di razionale industriale e di convenienza per gli azionisti della banca. Il corrispettivo offerto, poi, viene considerato "non congruo e del tutto inadeguato". L'indicazione arriva al termine del Cda dell'istituto di Piazzetta Cuccia che ha valutato l'Ops lanciata dalla banca senese. In particolare si sostiene che la previsione di una doppia soglia nell'ops di Mps - l'una fissata al 66,67% (quale quorum idoneo a consentire di controllare l'assemblea straordinaria), l'altra fissata invece al ben più basso livello del 35% - "denota opacità in ordine alle reali finalità dell'offerta". "La seconda soglia, irrinunciabile, del 35% segnala la volontà di perfezionare l'operazione, anche dinanzi ai rilevanti rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano l'offerta", prosegue Mediobanca che fornisce anche una propria una stima: le dissinergie sono stimate "per un totale di circa 460 milioni in caso di fusione tra le due entità bancarie e fino a 665 milioni in assenza di fusione".
D.Kovar--TPP