

Miocardite silente fra i giovani, progetto al Campus biomedico
Dalla storia di un 36enne scomparso studio per diagnosi precoce
Le malattie cardiovascolari causano più di 220.000 morti all'anno solo in Italia. Tra queste vi sono alcune infiammazioni cardiache, spesso senza sintomi, che colpiscono anche i giovani: dalla storia di Marco Mascarucci, scomparso a soli 36 anni, prende il via un nuovo progetto di ricerca della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma. Marco è scomparso improvvisamente il 16 giugno dello scorso anno a causa di un'infiammazione cardiaca silente, senza che vi siano stati prima campanelli d'allarme. Designer in uno studio di architettura, conduceva una vita normalissima. Il giorno in cui è mancato era a casa e si era sentito con la famiglia fino a pochi minuti prima. Lo studio del Policlinico Campus Bio-Medico nasce con l'obiettivo di migliorare la capacità di diagnosi precoce della miocardite silente, in particolare nelle forme post-virali. Coordinato dal professore Gian Paolo Ussia, direttore dell'Unità operativa complessa di Emodinamica della Fondazione, il progetto prevede il finanziamento di una borsa di studio riservata a un giovane ricercatore che lavori per dodici mesi all'identificazione dei parametri ecocardiografici più efficaci per riconoscere tempestivamente questa patologia e per prevenire così la morte cardiaca improvvisa. "La miocardite è un'infiammazione del muscolo cardiaco che può manifestarsi con sintomi variabili, da lievi fino a condizioni potenzialmente letali - ha commentato Gian Paolo Ussia -. Nei giovani adulti, soprattutto nei soggetti di sesso maschile, la miocardite è una causa significativa di morte improvvisa, spesso in assenza di sintomi evidenti. Per prevenire queste complicanze, è fondamentale una diagnosi precoce. I sintomi più comuni includono dolore toracico, affaticamento, palpitazioni e difficoltà respiratorie, spesso preceduti da un'infezione virale o simil-influenzale". "Nelle forme subcliniche - ha concluso Ussia - può presentarsi con sintomi lievi o del tutto assenti, rendendo difficile una diagnosi precoce". "Grazie anche al fondamentale supporto della famiglia di Marco - ha dichiarato l'Amministratore delegato e Direttore generale del Policlinico, Paolo Sormani - questa iniziativa vuole trasformare la memoria di Marco in una possibilità reale di salvare altre vite".
B.Hornik--TPP