Una regata da Castel dell'Ovo a Posillipo per sostenere Telethon
Il 13 dicembre. Le iscrizioni al trofeo saranno destinate alla Fondazione
Una regata che partirà da Castel dell'Ovo e si concluderà a Posillipo, passando davanti al lungomare di via Caracciolo: è il trofeo Telethon, la gara che si terrà il prossimo 12 dicembre per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare e sensibilizzare il pubblico a promuovere iniziative a favore dell'avanzamento scientifico. Il trofeo è organizzato da Lega Navale italiana e Fondazione Telethon in collaborazione con la sezione velica della Marina Militare e numerosi circoli campani. L'appuntamento è per sabato 13 alle 12: dallo specchio d'acqua davanti a Castel dell'Ovo le imbarcazioni si sfideranno fino a Posillipo. La premiazione si terrà invece il sabato successivo, il 20, nella sede della Bnl - partner storico dell'iniziativa - in piazza dei Martiri. Le quote di iscrizione alla regata, ha spiegato il presidente della Lega navale di Napoli Michele Sorrenti, saranno devoluti a Telethon, così come i fondi della raccolta straordinaria che sarà effettuata nella base nautica della Lega al Molosiglio. "Nel 2024 tra aziende e clienti abbiamo raggiunto 8,8 milioni di donazioni come Bnl. Per quest'anno il nostro obiettivo è arrivare a 10 milioni", è stato ricordato nel corso dell'incontro. Il direttore dell'istituto Telethon di genetica e medicina di Napoli Alberto Auricchio ha sottolineato che sono state messe a punto "nuove terapie geniche che usano il Dna come farmaco per curare alcune forme di cecità ereditarie. Ci sono voluti dieci anni per arrivare dal laboratorio al paziente" e per questo è "fondamentale" il ruolo delle donazioni. "Altrimenti queste ricerche si fermerebbero al laboratorio". Il trofeo Telethon, ha aggiunto il consigliere della Fondazione Michele Pontecorvo, "è la prova concreta di quanto una comunità possa fare la differenza, quando si unisce attorno a un obiettivo comune. Questo rimane un motore fondamentale per far proseguire la ricerca genetica e portarla verso una cura possibile per le poche, ma importantissime, persone colpite nel mondo da malattie genetiche rare".
S.Danek--TPP