

Luna, Nasa al lavoro per anticipare Artemis 2 a febbraio
Per battere la Cina, ma la sicurezza resta la priorità
La Nasa stringe i tempi per tornare sulla Luna prima della Cina e punta ad anticipare a febbraio il lancio (finora previsto entro aprile 2026) della missione Artemis II, che vedrà quattro astronauti volare intorno alla Luna per preparare il successivo ritorno sulla sua superficie con l'allunaggio della missione Artemis III. L'annuncio è stato dato in una conferenza stampa al Johnson Space Center di Houston. Al momento non ci sono ancora certezze sulla data di lancio di Artemis II, ma se la campagna di test si svolgerà senza intoppi e offrirà tutte le garanzie di sicurezza necessarie, allora la prima finestra di lancio utile potrebbe aprirsi già il 5 febbraio, come ha detto Lakiesha Hawkins, vice amministratore associato della Direzione per lo sviluppo dei sistemi di esplorazione della Nasa. Pur riconoscendo le forti pressioni geopolitiche a cui è sottoposta l'agenzia spaziale statunitense, Hawkins ha sottolineato che la priorità resta la sicurezza dell'equipaggio. La missione, della durata di dieci giorni, "sarà un test di volo da cui avremo molto da imparare", ha aggiunto Hawkins. Il programma prevede che la capsula Orion completi un'orbita attorno alla Terra, o anche due se necessario per effettuare tutti i controlli. Il passaggio ravvicinato alla Luna durerà circa due ore: la minima distanza che sarà raggiunta verrà stabilita quando si conoscerà la data precisa del lancio della missione. Il rientro sulla Terra è previsto seguendo una traiettoria di ritorno libero, senza bisogno di accensioni propulsive. La capsula con l'equipaggio frenata dai paracadute si tufferà infine nel Pacifico, vicino alla costa di San Diego, dove troverà ad attenderla una nave con un team per il recupero. Sempre nell'ambito del programma Artemis, la Nasa ha deciso di affidare alla compagnia Blue Origin il trasporto nella regione del polo sud lunare del rover Viper (Volatiles Investigating Polar Exploration Rover), che cercherà risorse volatili come il ghiaccio e raccoglierà dati scientifici a supporto delle future esplorazioni sulla Luna e su Marte. Il lancio, previsto per la fine del 2027, rappresenterà la seconda 'consegna lunare' di Blue Origin, che alla fine di quest'anno lancerà le telecamere stereoscopiche della Nasa per gli studi sulla superficie lunare e il sistema di retroriflessione laser sempre nella regione del polo sud lunare.
M.Soucek--TPP