

Manifestazioni a Capitol Hill contro i tagli di Trump alla Nasa
Planetary Society, 'a rischio decine di missioni'
Centinaia di manifestanti si sono riuniti lunedì davanti alla sede del Congresso degli Stati Uniti per sostenere la protesta contro i tagli alle missioni scientifiche della Nasa indetta dalla Planetary Society, una delle più grandi organizzazioni indipendenti dedicate allo spazio e alla divulgazione scientifica, con membri in tutto il mondo. Al grido di 'salviamo la scienza della Nasa", il Ceo della Planetary Society Bill Nye è intervenuto per spiegare l'impatto dei tagli di Trump durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche rappresentanti dell'American Astronomical Society, dell'American Geophysical Union e dell'American Institute of Aeronautics and Astronautics. "Non stiamo parlando di ritardi nell'esplorazione scientifica, stiamo parlando della sua fine", ha dichiarato Nye. "Questi tagli proposti costringerebbero all'interruzione prematura di decine di missioni: sonde perfettamente funzionanti verrebbero spente senza esitazione, e lo sviluppo di ogni futura missione scientifica verrebbe bruscamente fermato". La Planetary Society sottolinea che il programma Mars Sample Return verrebbe tagliato del tutto, mentre l'osservatorio a raggi X Chandra verrebbe gradualmente eliminato e il telescopio Spaziale soman subirebbe un ritardo significativo. "Le aziende commerciali possono fornire il trasporto in orbita e alcuni componenti essenziali per i veicoli spaziali, ma quando si tratta di esplorazione, non esiste un'opzione privata", ha aggiunto Nye. "Non c'è alcun interesse economico per la ricerca di vita extraterrestre. Non c'è alcun profitto da ricavare studiando la misteriosa tempesta polare di Saturno". Eppure "la scienza della Nasa è un vero affare: per ogni dollaro speso - ha ricordato Nye - ne ritornano almeno tre nell'economia. Solo lo scorso anno, l'investimento della Nasa nella scienza ha generato oltre 20 miliardi di dollari di crescita economica e ha sostenuto più di 80.000 posti di lavoro in tutti i 50 Stati". La protesta a Capitol Hill si è svolta durante la prima settimana di shutdown del governo, con oltre 15.000 dipendenti della Nasa in congedo forzato e la maggior parte delle attività scientifiche sospese. Il Congresso probabilmente tornerà a discutere i finanziamenti destinati all'agenzia spaziale una volta terminata la chiusura, ma al momento non ci sono indicazioni su quando ciò avverrà. Nelle prossime settimane, la Planetary Society e i suoi sostenitori intendono continuare a fare pressione sui legislatori.
P.Benes--TPP