Nuovi indizi sull'origine dei misteriosi neutrini ad altissima energia
Studio italiano, sarebbero prodotti da particolari buchi neri supermassicci
Nuovi indizi sull'origine dei misteriosi neutrini ad altissima energia: sarebbero prodotti da particolari buchi neri supermassicci, secondo i dati ottenuti dall'esperimento IceCube condotto in Antartide. Lo indica lo studio di Alberto Moretti e Alessandro Caccianiga, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics. "I neutrini sono messaggeri cosmici incomparabili, ma ci sono considerevoli incertezze sulla misura della loro direzione di provenienza", hanno detto Moretti e Caccianiga sulla base dei dati raccolti dall'osservatorio per neutrini che si trova presso la base Amundsen-Scott, a cui partecipano vari Paesi frai quali l'Italia tramite l'Università degli Studi di Padova. L'osservatorio è un grande cubo immerso nel ghiaccio, i cui lati misurano circa un chilometro e nel quale 5.160 sensori ottici cercano di osservare le tracce del passaggio dei neutrini. In particolare, i misteriosi neutrini ad altissima energia la cui fonte rimane ancora sfuggente. Confrontando i dati di IceCube, da cui è stato possibile ricostruire in modo parziale la direzione di provenienza di alcuni neutrini ad alta energia con i cataloghi della volta celeste, lo studio ipotizza che questi neutrini siano prodotti dai cosiddetti blazar a spettro piatto, dall'inglese Flat-Spectrum Radio Quasar. Si tratta di nuclei di galassie al cui centro è presente un buco nero supermassiccio che emette un potente getto di particelle e di radiazione quasi perfettamente allineato con la Terra. Si tratta di indizi importanti per capire l'origine di queste misteriose particelle ma i risultati, sottolineano gli stessi autori della ricerca, non pongono fine al dibattito.
F.Prochazka--TPP