Bernini, 'il quantum è parte del Dna dell'Italia'
'Tutto ciò che è progresso non è più solo innovazione, ma anche sovranità e potere'
"Il quantum è parte del nostro Dna, è parte della profondissima storia e della tradizione della grande scienza italiana". Lo ha detto Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, intervenuta a Roma agli Stati Generali del Quantum, un evento dedicato al confronto tra istituzioni, comunità scientifica e industria sul futuro delle tecnologie quantistiche in Italia. "Mentre l'Intelligenza Artificiale l'abbiamo per lo più rincorsa - afferma il ministro - investendo l'85% dei fondi Pnrr e di quelli nazionali per fare in modo che crescesse la nostra capacità di supercalcolo e per rientrare nei ranking internazionali, per quanto riguarda il quantum la storia è diversa: noi siamo figli dei ragazzi di via Panisperna, siamo figli dei signori che hanno creato il Cern, siamo figli di una grande ricerca che ha realizzato le tecnologie quantistiche". Bernini ha poi sottolineato l'importanza della flessibilità come snodo centrale nella ricerca scientifica e nella strategia italiana sul quantum, ricordando anche il ruolo della 'contaminazione' con le scienze umanistiche, come l'etica e la filosofia. "Ora, tutto ciò che è progresso non è più soltanto innovazione - ha evidenziato il ministro - ma anche sovranità e potere. Vuol dire essere messi in condizione di difendersi, di produrre in maniera innovativa, di interagire col resto del mondo in condizioni di parità. Per questo sarà fondamentale - conclude Bernini - mettere insieme un circuito di cervelli, che sia in grado di elaborare in maniera flessibile, multidisciplinare e orizzontale il futuro delle tecnologie quantistiche".
E.Soukup--TPP