

Rigettato appello Nuovo Imaie, "da artisti nessuna diffamazione"
Il video di Artisti 7607 è un "legittimo diritto di critica"
È stato rigettato l'appello di Nuovo Imaie contro Artisti 7607: la Corte d'Appello di Roma ha confermato che il video "Una commedia italiana che non fa ridere" non è diffamatorio, ma un legittimo esercizio del diritto di critica. Lo ha stabilito la sentenza con cui la Corte ha integralmente rigettato l'appello proposto da Nuovo Imaie e da alcuni dirigenti dell'Istituto nei confronti della sentenza del tribunale civile di Roma che aveva già escluso la natura diffamatoria dei video "Una commedia italiana che non fa ridere" (del 2012) e "Casa Ravello" (del 2013), diffusi dall'Associazione Artisti 7607, dichiarandoli espressione del legittimo esercizio del diritto di critica. Il video "Una commedia italiana che non fa ridere" ha per protagonisti un gruppo di attori, da Giuseppe Battiston a Paolo Calabresi, Valentina Correani, Elio Germano, Valeria Golino, Neri Marcorè, Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Michele Riondino, Claudio Santamaria, Paolo Sassanelli, Riccardo Scamarcio, Valeria Solarino, Daniela Virgilio e l'indimenticata Franca Valeri, che raccontano le vicende dell'Istituto nato per proteggere i diritti d'autore degli Artisti che lavorano con la propria immagine, tra indagini della Procura, del ministero dei Beni culturali, della Guardia di Finanza, scioglimenti dell'ente, ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Scrive la Corte d'Appello: "Le affermazioni reputate diffamatorie, valutate nel loro complesso, costituiscono valutazioni fondate su dati oggettivi, che trovano conferma nella documentazione in atti, pur essendo oggetto di interpretazione critica". Insomma, commenta Cinzia Mascoli, presidente di Artisti 7607, "a sette anni dalla prima sentenza viene dunque ribadito che i nostri video non erano diffamatori ma raccontavano vicende realmente accadute, per informare e richiamare l'attenzione di tutta la nostra categoria" .
L.Bartos--TPP