

Da De Filippo a Cechov, la stagione del Tdr
Oltre 70 titoli in cartellone, aspettando Valle a settembre 2026
Il ritorno, dopo venticinque anni, di Sabato, domenica e lunedì, con la regia di Luca De Fusco. L'ambizione a diventare "competitivi anche a livello internazionale". La moltiplicazione degli spazi, e delle vocazioni, con l'Argentina "casa del grande teatro", l'India "fucina di sperimentazione e ricerca" e il Torlonia "scrigno di narrazioni al femminile e cuore del teatro di parole da camera", più, a fine mese, la prima edizione del Teatro Ostia Antica Festival. A poco più di un anno da un momento "molto complicato e difficile", come racconta il presidente Francesco Siciliano, il Teatro di Roma oggi sembra navigare a vele spiegate, pronto a inaugurare la nuova stagione di spettacoli 2025-2026. "Quel momento è stato superato con il lavoro di tutti - dice Siciliano, citando anche l'impegno di Comune e Regione - Oggi sono convinto che quel momento così acceso abbia consentito a questa Fondazione di rinascere e ripartire con il piede giusto". Primo risultato "una grandissima affluenza di pubblico", mentre "l'obiettivo che ora tutti abbiamo davanti agli occhi è la riapertura del Valle: a settembre 2026". Intanto sui palcoscenici del TdR, da settembre a giugno, il cartellone firmato da Luca De Fusco, sotto al claim Tutto il teatro, vedrà oltre 70 titoli (tra cui 28 produzioni e coproduzioni nazionali e internazionali). Apertura ufficiale dell'Argentina, Emma Dante e il suo Chicchinella, seguita subito dalla lunghissima tenitura (25 novembre - 4 gennaio) del Sabato domenica e lunedì che lo stesso De Fusco dirige da Eduardo, con Teresa Saponangelo e Claudio Di Palma protagonisti. Ma si conta anche Il gabbiano di Cechov per Filippo Dini e Giuliana De Sio, The wild duck di Ibsen per la star della regia Thomas Ostermeier, il ritorno di Gabriele Lavia con Lungo viaggio verso la notte di O'Neill. E ancora, Maria Paiato nei panni, maschili, del Riccardo III di Shakespeare per Andrea Chiodi e la prima volta di Elena Sofia Ricci all'Argentina, con Arturo Cirillo ne Le false confidenze di Marivaux. Doppio appuntamento per Massimo Popolizio, tra Furore di Steinbeck e Prima del temporale con Umberto Orsini, mentre Carlo Sciaccaluga dirige Morte di un commesso viaggiatore di Miller e Valerio Binasco Circle mirror transformation di Baker.
E.Cerny--TPP