

Dafoe star in un dramma sulla 'tossicità di ricchezza e potere'
A Locarno in 'The Birthday Party' di Miguel Angel Jimenez
Si può costruire anche un impero, ma "se non si sta attenti, se non si ha senso critico, se non ci si controlla, se non si mantiene un equilibrio... Ci si dimentica l'intenzione iniziale e si crea un incubo". Willem Dafoe, in un'intervista con Variety, riflette così sull'ultimo film di cui è protagonista, "The Birthday Party", che viene presentato giovedì 7 agosto, in piazza Grande, al Locarno Film Festival. Anni '70. Nella sua isola privata nel Mediterraneo, Marcos Timoleon (Dafoe), magnate alla Aristotele Onassis, decide di festeggiare in grande il compleanno della figlia Sofia (Vic Carmen Sonne), sua unica erede. Muovendosi tra ospiti di ogni genere, ciascuno arrivato al party con i propri obiettivi più o meno velati, Marcos punta a prendere una decisione importante riguardante il futuro di Sofia. Giovane che, però, ha ben altre notizie per lui. Tra di loro lo scontro è inevitabile, così come le sue conseguenze. Il film, girato a Corfù, è stato scritto (a partire dall'omonimo libro del greco Panos Karnezis) e diretto da Miguel Angel Jimenez. Nel cast, oltre a Dafoe e Sonne (conosciuta per "La ragazza con l'ago", nominato agli Oscar 2025 come miglior film internazionale), anche la nota attrice spagnola Emma Suárez, che interpreta Julieta, la moglie del protagonista, e Joe Cole, ovvero John Shelby di "Peaky Blinders". A convincere Dafoe a dire sì a un personaggio come Timoleon è stato il "ricco ritratto" dell'uomo e l'analisi "della tossicità di quel tipo di potere, di patriarcato" che rappresenta. Insomma, è "più di un dramma familiare", tematica che di solito non interessa molto all'attore. "Parla di ambizione, di eredità - afferma l'interprete quattro volte nominato agli Oscar -. E ciò che ha portato al successo il protagonista è la stessa cosa che lo condurrà alla rovina. È una storia così significativa, affascinante e vera che non mi stancherebbe mai".
T.Musil--TPP