Il Vangelo di Giuda inaugurerà il Terni film festival
Rupert Everett e Paz Vega nel cast del film di Giulio Base
Sarà l'apostolo "maledetto" ad inaugurare la 21/a edizione del Terni film festival. Sabato 8 novembre alle 21 al cinema Politeama verrà proiettato in anteprima nazionale "Il Vangelo di Giuda" di Giulio Base. Il film, scritto dallo stesso attore e regista, si avvale di un cast internazionale che comprende Rupert Everett, Paz Vega, John Savage, Darko Peric, Tomasz Kot e Abel Ferrara, ed è la prima grande produzione cinematografica a raccontare la vita di Giuda Iscariota. "Portare a Terni Il Vangelo di Giuda, un'opera che nasce dal desiderio di guardare la storia sacra da un angolo diverso, forse inedito ma profondamente umano, significa per me rimettere il cinema al servizio di una domanda antica e sempre nuova: dove abita il divino nella nostra vita?", spiega il regista. Nel corso della serata, Giulio Base riceverà l'Angelo di Dominioni alla carriera dal vescovo Francesco Soddu e dal presidente onorario del festival Krzysztof Zanussi. Un riconoscimento che in passato è stato riservato, tra gli altri, a Pupi Avati, Liliana Cavani e Alice Rohrwacher. "Ricevere l'Angelo alla carriera del Terni Film Festival sarà per me motivo di profonda gratitudine e commozione", commenta Base. "Non considero questo riconoscimento un semplice premio - aggiunge -, ma un segno che il mio cammino artistico, intrecciato da sempre con la ricerca del senso e del sacro, trova qui una sua conferma e una sua casa. Il Terni Film Festival - continua Base - con la sua missione di dialogo tra popoli e religioni, custodisce un valore che avverto come essenziale: l'incontro. In un tempo in cui prevalgono le fratture, questo festival testimonia invece la possibilità di unire, di riconciliare, di aprire varchi di luce attraverso le immagini". "Ringrazio di cuore il vescovo Francesco Soddu, il direttore Arnaldo Casali, il presidente Krzysztof Zanussi - dice ancora il regista - e tutti coloro che rendono questo festival un luogo di grazia, di confronto e di speranza. Ricevo questo premio come un dono, ma anche come un impegno: continuare a cercare, con le immagini e con le storie, quel punto in cui l'arte e lo spirito si incontrano e generano vita".
H.Dolezal--TPP