

Borsa: l'Europa debole tra crisi in Francia e shutdown Usa
Sale il comparto del lusso. Il dollaro si rafforza sull'euro
Borse europee deboli mentre si guarda alla crisi politica in Francia, e alle mosse di Macron dopo le dimissioni del premier Lecornu. Senza una maggioranza, tra le ipotesi sul tappeto anche quella di nuove elezioni. Negli Stati Uniti, intanto, arrivano deboli segnali per un accordo che consenta di interrompere lo shutdown. Sul fronte valutario il dollaro si rafforza sulle principali valute, con l'euro che scende a 1,1664. Poco mosso l'indice Stoxx 600 (-0,03%). Sulla parità Londra (+0,04%), Parigi (+0,08%) e Francoforte (-0,08%). Sale Madrid (+0,2%). I principali listini del Vecchio continente sono sostenuti dal comparto del lusso (+1,6%), con Morgan Stanley che promuove Kering (+5,4%) e Lvmh (+3%). Seduta positiva anche per l'energia (+0,4%), con il petrolio debole. Il Wti scende a 61,42 dollari al barile e il Brent a 65,22 dollari. In flessione le utility (-0,2%), mentre il prezzo del gas inverte la rotta e sale a 33,27 euro al megawattora. In lieve rialzo i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 82 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,55% e quello tedesco al 2,73%. Il rendimento dell'Oat francese al 3,58%, ben oltre il Btp italiano. Non si arresta la corsa dell'oro che si avvicina sempre di più ai 4.000 (3.960 dollari) dollari l'oncia.
G.Turek--TPP