

Setchu, vestire è un impulso primordiale
Da un viaggio in Zimbabwe la collezione per la prossima estate
È nata da un viaggio in Zimbabwe la collezione per la prossima estate di Setchu, che ha sfilato oggi a Milano Moda Uomo. Grazie anche alla collaborazione con Lvmh Métiers d'Art, che sostiene l'artigianato locale attraverso iniziative come la Jafuta Foundation e Batoka Creatives, Satoshi Kuwata ha avuto l'opportunità di creare oggetti in palma intrecciati dalle tribù locali, di immergersi nella natura e persino di andare a pesca del pesce tigre, considerato un pesce trofeo per i pescatori locali, ma soprattutto di osservare il modo locale di vestirsi senza curarsi di forme e dimensioni, affidandosi invece al gesto primordiale di modellare e avvolgere le cose intorno al corpo. Così le cerniere e i bottoni possono essere aperti su camicie e t-shirt, una borsa porta abiti si trasforma in un vestito improvvisato, i pantaloni in denim e i cargo sono talmente over che possono essere indossati come gonne mentre le giacche safari nascondono delle maniglie nel colletto, in modo da poterle trasportare come delle maxi borse. Elementi tratti dallo sport - pantaloncini da boxe, reggiseni da palestra e slip - e uniformi - maglioni militari, tute, giacche da campo - sono gettati nel mix insieme a pantaloni hakama, cappelli da pescatore di paglia e blazer rimpiccioliti con revers a punta, sottolineando l'idea del vestire come impulso primordiale.
R.Krejci--TPP